Tanti mi hanno chiesto, oggi, se avevo brindato e se sono contenta.
No, non credo di esserlo.
Francamente, me ne infischio dello psiconano, abbiamo problemi più importanti. Certo, lui li peggiorava, e ci rendeva impossibile affrontarli (non foss'altro perché invece di pensarci pensavamo e parlavamo della sua barzelletta idiota), ed è meglio che se ne sia andato. Ma tutto qua.
E certo: io non credo che lo Stato sia solo il comitato d'affari della borghesia. I comitati d'affari stanno altrove, certo non in posti soggetti alle elezioni e a qualche labile forma di controllo popolare: lì, ci si mettono al più i funzionari. Che un membro dei comitati d'affari si sia dovuto immischiare dello stato italiano, questa forse sì è la notizia.
No, non sono contenta, e ribadisco tutto quel che scrissi quest'estate: è tardi per fare l'unica cosa da fare: costruire la forza e le idee di cui abbiamo bisogno. E' tardi, ma resta l'unica cosa da fare. E non trovo come farla: leggo Krugman, e Stiglitz, leggo sinistrainrete., so che le politiche europee sono profondamente sbagliate (zombie economics, giustamente le chiamano), e in malafede, ma poi?
Poi non lo so: accumulo mattoncini.