Gio: l'avevo letto, sai, dell'orribile Momo che morì di rabbia, e ben gli sta!, anzi è uno dei tuoi post che mi sono piaciuti di più.
Mod: troppo buona! La cosa più bella di questi versi è quel poikilothron o poikilophron, "dal trono / dalla mente iridescente" e che è richiamato nel "per te suavis daedala tellus / summittit flores" di Lucrezio: anche qui "daedala", la vita iridescente, molteplice, inafferrabile, opera d'arte e labirinto insieme. E tutto questo non riesco a tradurlo perché non riesco a far entrare quell' "iridescente" in un ritmo che mi soddisfi: ben scarsa traduzione, in realtà!
Insidiosa davvero Afrodite
ReplyDeletehttp://popolosodeserto.blogspot.com/2010/10/nessun-difetto.html
Ciao :-)
...gottimhimmel ipazia! cosi non vale. m'hai stroncata!
ReplyDeletelove, mod
Gio: l'avevo letto, sai, dell'orribile Momo che morì di rabbia, e ben gli sta!, anzi è uno dei tuoi post che mi sono piaciuti di più.
ReplyDeleteMod: troppo buona! La cosa più bella di questi versi è quel poikilothron o poikilophron, "dal trono / dalla mente iridescente" e che è richiamato nel "per te suavis daedala tellus / summittit flores" di Lucrezio: anche qui "daedala", la vita iridescente, molteplice, inafferrabile, opera d'arte e labirinto insieme.
E tutto questo non riesco a tradurlo perché non riesco a far entrare quell' "iridescente" in un ritmo che mi soddisfi: ben scarsa traduzione, in realtà!
ipazia mia (solo per oggi, dai!)
ReplyDeletesarai di tutto ma non scarsa.
in nessuna maniera.
love, mod
ma perché solo per oggi :( ?
ReplyDeleteIn effetti sono tanta, come mi disse una volta un vecchio marpione ;-)
love, S.
Ti prego Ipazia scrivi più spesso.
ReplyDeleteScrivi anche quello che ti sembra scarso, per carità!
Ποικιλόθρον᾽ ἀθανάτ᾽ Ἀφρόδιτα,
ReplyDeleteπαῖ Δίος δολόπλοκε, λίσσομαί σε,
μή μ᾽ ἄσαισι μηδ᾽ ὀνίαισι δάμνα,
πότνια θῦμον·
ἀλλὰ τύιδ᾽ ἔλθ᾽, αἴ ποτα κἀτέρωτα
τὰς ἔμας αὔδας ἀίοισα πήλοι
ἔκλυες, πάτρος δὲ δόμον λίποισα
χρύσιον ἦλθες
ἄρμ᾽ ὐπασδεύξαισα· κάλοι δέ σ᾽ ἆγον
ὤκεες στροῦθοι περὶ γᾶς μελαίνας
πύκνα δίννεντες πτέρ᾽ ἀπ᾽ ὠράνω αἴθε-
ρος διὰ μέσσω.
αἶψα δ᾽ ἐξίκοντο, σύ δ᾽, ὦ μάκαιρα,
μειδιαίσαισ᾽ ἀθανάτωι προσώπωι
ἤρε᾽, ὄττι δηὖτε πέπονθα κὤττι
δηὖτε κάλημμι
κὤττι μοι μάλιστα θέλω γένεσθαι
μαινόλαι θύμωι. �τίνα δηὖτε Πείθω
μαῖσ᾽ ἄγην ἐς σὰν φιλότατα, τίς σ᾽, ὦ
Ψάπφ᾽, ἀδίκησι;
καὶ γὰρ αἰ φεύγει, ταχέως διώξει,
αἰ δὲ δῶρα μὴ δέκετ᾽, ἀλλὰ δώσει,
αἰ δὲ μὴ φίλει, ταχέως φιλήσει
κωὐκ ἐθέλοισα.
ἔλθε μοι καὶ νῦν, χαλέπαν δὲ λῦσον
ἐκ μερίμναν, ὄσσα δέ μοι τέλεσσαι
θῦμος ἰμέρρει, τέλεσον, σὺ δ᾽ αὔτα
σύμμαχος ἔσσο.